sabato 15 dicembre 2012

Tavola rotonda con Riccardo Mondo " Nei luoghi del fare anima"


Per il ciclo ‘I venerdì culturali dell’IdO’ – Istituto di Ortofonologia, si svolgerà una tavola rotonda con Riccardo Mondo sul tema del suo ultimo libro

Nei luoghi del fare anima. Dimensione immaginale del processo terapeutico.
di Riccardo Mondo *(Magi Edizioni)

Partecipano Bianca Gallerano e Luigi Turinese. 
Coordina Magda Di Renzo.

Video-perfomance di Marisa Capace.






domenica 7 ottobre 2012

Nei luoghi del fare anima: la recensione di Biagio Salmeri



“Nei luoghi del fare anima” è l'ultima fatica creativa ed editoriale di Riccardo Mondo. La comunione tra “fare” e “anima” mi ha sempre messo in allarme. Un po' come quando ascolto imprenditori ed economisti pronunciare in sequenza le parole “efficacia” ed “efficienza”. Termini che vanno di moda negli ultimi tempi, divenuti gergali, insignificanti, parole d'ordine che sembrano fornire soltanto un senso di appartenenza. La sensazione che quasi sempre provo nel leggere o nell'udire chiosare intorno a tali parole o locuzioni è quella di noia, disinteresse. L'agito si muove tra la distrazione e lo sbadiglio.
Detto questo, è opportuno a tal punto precisare che non sto parlando di Riccardo Mondo, né del suo libro, né del suo “fare anima”. E ciò per un primo evidente motivo: un relatore può inserire anche cento volte la parola efficace in un suo discorso senza essere lontanamente vicino all'efficacia nel destare l'attenzione di coloro che lo ascoltano. Parimenti, si può arzigogolare a lungo intorno alla parola “anima” senza mai destare immagini o emozioni, in chi ascolta o legge, che vadano al di là del deserto fastidio. Personalmente, ciò mi conduce ad addormentarmi o pensare altro durante una relazione e a prendere e lasciare un libro infinite volte durante una lettura.
Ma questo libro, di contro, l'ho letto tutto d'un fiato. Per la prima lettura, agile, fluida, simile a quella di un corto romanzo, ho piacevolmente trascorso quattro ore di un caldo pomeriggio estivo. Finito il libro, ho chiamato Riccardo e gli ho detto: - ....questa è la perfetta preparazione galenica di un farmacista...- con ciò intendendo dire che tutte le componenti di questo libro sono, a mio avviso, sapientemente dosate: l'analista e il poeta, l'erudito e il creativo, il supponente e l'umile..... Le righe hanno argini saldi, difficile vedere qualcosa andare sopra di esse.
C'è una ritualità spontanea, una sacralità fisiologica, nei gesti, nelle posture, nei movimenti all'interno di quel luogo del fare anima che è lo studio dell'analista. Uno fra i molti che Mondo sceglie come utero del proprio lavoro immaginale, almeno per quanto attiene questo libro.
Avrebbe potuto essere il tratto di spiaggia più volte percorso in serene e meditanti passeggiate estive. Altri nomi, differenti gabbie dettate dal contesto, in parte diversi ritorni esteriori, ma medesima disposizione interiore. L'anima, infatti, non ha bisogno di chiese.
Una ritualità così spontanea che non evita l'argomentare più scomodo, legato alla stanchezza, al denaro, al fallimento. Sono certo che, fra i tanti capitoli del libro, avrebbe potuto elegantemente trovare spazio uno sul recarsi in bagno in un momento libero fra le sedute di terapia. Altro genere di bisogni, di urgenze, una esagerazione che mi sento di usare, uno stressare il mio discorso sul libro di Mondo utile a dire che nel suo “fare anima” non c'è nulla di ieratico, di sacerdotale, ma una attenta predilezione della dimensione, anche più profanamente, umana.
Dunque, “fare anima”. Non si può spiegare. Guai semplicemente tentarlo.
Posso solo dire: ho fatto anima leggendo questo libro di Mondo. E ho sentito di fare anima perché la lettura è stata un lungo ricevere coccole internamente, un tenero accudimento del mio personale senso della vita, in quanto vicenda terrena, e del personale senso del mio essere, in quanto storia interiore.
Un libro, dunque, capace di far sentire bene, che carezza, al di là di ogni razionale proposito, il farsi del senso, del significato. Significato non del perché sono paziente o analista ma del come divengo in grado, imparando a prendermi cura di me stesso, di avere cura del mondo.
È tale cura del mondo che connota il “fare anima” come universale “anima mundi”.


 di Biagio Salmeri, da bellininews.it

giovedì 13 settembre 2012

Nei luoghi del fare anima.Dimensione immaginale del processo terapeutico



Anima, più che una sostanza, è una prospettiva,
più che una cosa in sé, è una visuale sulle cose.
J. Hillman
Nei luoghi del fare anima
Di Riccardo Mondo
Magi Edizioni, 2012

Riflessioni sui principi della cura e sulle potenzialità della psicologia archetipica hanno qui come scenario la stanza dell’analisi, il luogo in cui avviene l’incontro terapeutico e dove ogni elemento presente diviene un luogo del fare anima.
«Cosa accade nella mente dell’analista quando l’incontro con l’altro, dopo tanti anni di esperienza clinica, diventa uno degli ingredienti fondamentali del fare terapeutico?», si interroga Magda Di Renzo nella presentazione del volume. «Quale luogo abitano, in quella stessa stanza, le teorie che hanno fondato la sua dimensione terapeutica e che hanno dato vita alle suefantasie sul paziente e sulla cura?
Qual è allora l’atteggiamento che l’analista può assumere per fare in modo che il bagaglio di conoscenze accumulate non diventi solo una griglia per codificare adeguatamente il comportamento dell’altro ma si presentifichi ogni volta come una nuova fonte cui attingere per trovare le immagini che connotino il processo terapeutico in atto?
Se conveniamo con Jung sulla considerazione che non si può esercitare influenza se non si è suscettibili all’influenza dell’altro, non possiamo pensare che sia solo la rigorosità del setting a garantire la proficuità del nostro operato né possiamo argomentare che una maggiore conoscenza,ipso facto, consenta più facilmente all’altro di affidarsi al percorso che gli proponiamo. Perché un processo sia vivo è necessario, piuttosto, che l’analista si lasci continuamente influenzare dai racconti e dalle immagini che l’altro porta, entrando in quel processo alchemico che trasformerà, alla fine del percorso, la materia di entrambi i partecipanti».


Il video di Marisa Capace:

Marisa Capace , utilizzando frammenti del testo e originali immagini, crea un video dal libro dello psicologo analista Riccardo Mondo.
Il libro è dedicato a James Hillman con cui Riccardo Mondo ha collaborato ed applica i principi hillmaniani alla stanza dell’analisi.Qui riflessioni sui principi della cura e sulle potenzialità della psicologia archetipica hanno come scenario la stanza dell’analisi, dove ogni elemento presente diviene ” un luogo del fare anima”. Lo stile linguistico utilizzato è diretto , narrativo, cerca di rappresentare la mente immaginale del terapeuta che opera con l’Altro nella relazione di cura.



venerdì 27 luglio 2012

Riccardo Mondo all'ARES Festival di Siracusa - Simposio su psicoanalisi e cinema



SIMPOSIO SU PSICOANALISI E CINEMA

 *Galleria Montevergini*

Psicoanalisi e cinema: le immagini aiutano a vivere

Paolo Bozzaro Presidente Ordine degli Psicologi della Regione Sicilia
Orlando Del Don Rettore LiUM University di Bellinzona (Svizzera)

Margherita Spagnuolo Direttore dell’Istituto di Gestalt, H.C.C.

Riccardo Mondo Presidente Istituto Mediterraneo di Psicologia Archetipica

A seguire:

Proiezione del film "Un uomo a metà", Vittorio De Seta, Fiction, 93’, Italy, 1966, dedicato a Ernst Bernhard



martedì 3 aprile 2012

Rubrica Psicologia e Sogni


Sul settimanale Viveresette, allegato al quotidiano La Sicilia, Riccardo Mondo e Rossella Jannello hanno curato la rubrica Psicologia e Sogni, in cui sono stati approfonditi aspetti archetipici delle immagini oniriche inviate dai lettori.

I lettori sono stati invitati a scrivere in 10-15 righe un loro sogno ricorrente, uno che li ha tormentati o uno che li ha stupiti, e a inviarlo al seguente indirizzo:

Viveresette c/o La Sicilia
viale Odorico da Pordenone, 50
95126 Catania

email: viveresette@lasicilia.it

E’ stato precisato che gli autori non avrebbero fatto una impossibile interpretazione personale del sogno, ma attraverso il racconto sarebbe stato possibile fare una riflessione su alcuni dei simboli, dei personaggi, dei luoghi di interesse comune che in quel sogno appariravano.

Gli autori, Riccardo Mondo e Rossella Jannellohanno approntato anche un questionario sui sogni

I risultati di questo studio sono raccolti nel blog:
Sogno Arcano

martedì 20 marzo 2012

CONFERENZA DI RICCARDO MONDO SUL TEMA :IL GUARITORE FERITO E LA SUA OMBRA

CICLO CONFERENZE

SOGNI RIFLESSIONI INTORNO ALLA PSICOLOGIA ANALITICA


Sabato 21 Aprile 2012, ore 21,00

Casa Internazionale delle Donne

Via della Lungara 19, Roma



giovedì 26 gennaio 2012

SU SOGNO ARCANO video di Marisa Capace

Aggiungi didascalia

                                                        video SOGNO ARCANO


                                                        Realizzazione di Marisa Capace

mercoledì 25 gennaio 2012

Video: Hillman memento di M.Capace



Presentazione di "Sogno Arcano"



Il libro verrà presentato Martedì 24 alle ore 17.00 presso la Sala Conferenze del Castello di Leucatia a cura del la Biblioteca Rosario Livatino. Il sogno è un evento che ci accomuna tutti: accade spesso di svegliarsi turbati dal rebus di un sogno, ma che farne di questa produzione onirica? Dal seguente quesito muove il libro Sogno arcano, che esplora i numerosi punti di contatto tra il campo dell’interpretazione dei sogni e quello dei Tarocchi, entrambi pieni di potenti immagini ed evocazioni.
Gli autori ( nella foto)accompagnano il lettore fra i meandri del suo sogno e lo spingono a riflettere sui messaggi simbolici del suo inconscio. Accanto alle testimonianze di tanti sognatori suddivise per tematiche archetipiche (la Madre, il Corpo, la Casa, il Tempo, l’Ombra eccetera), e alle doppie riflessioni sui sogni, il libro presenta anche i risultati, a volte sorprendenti, di un questionario strutturato sui sogni, al quale hanno dato le loro convinte risposte oltre seicento soggetti.
Attraverso esempi e testimonianze concrete, gli autori dipingono un variegato affresco dal quale trapela l’articolata e complessa relazione del sognatore col mondo onirico. Un sognatore perennemente in bilico tra desiderio di perdersi nei meandri del sogno e paura di sprofondare nel suo inconscio.


venerdì 20 gennaio 2012

In memoria di James Hillman


                                                                   
                                                                 
Associazione Culturale Crocevia e

 Istituto Mediterraneo di Psicologia Archetipica







Saluti:

Salvo Fleres

Rita Carbonaro

Intervengono:


Pietro Barcellona

Franco Battiato
Riccardo Mondo
Lucia Sardo
Ferdinando Testa
Carlo Truppi
Luigi Turinese

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Comune di Catania

Scarica l’invito in pdf:
In Memoria di J. Hillman 2 CT.pdf [161,94kB]


Le immagini e i video dell’incontro: