martedì 15 novembre 2011

Prefazione a "SOGNO ARCANO", di Luigi Turinese





L’amicizia che da tre lustri mi lega a Riccardo Mondo si è sviluppata e continua a svilupparsi a partire da molteplici fili, tutti nutriti da una forte coloritura affettiva: come ci si deve attendere in ogni autentica amicizia. Tuttavia, anche a causa della comune appartenenza professionale, è innegabile che l’amore di entrambi per le variegate espressioni della psiche – una vera e propria psychophilìa – costituisca il nostro legame più forte.

Il frutto maturo e compiuto di tale legame è costituito senza dubbio dal concepimento, dall'elaborazione e dalla pubblicazione, nel 2004, di Caro Hillman... Venticinque scambi epistolari con James Hillman (Bollati Boringhieri), volume appassionatamente curato a quattro mani.
In questi quindici anni, oltre alla pubblicazione di quel libro, ha preso vita un piccolo sistema solare fatto di Convegni, Seminari, creazione di Associazioni Culturali (CroceviaIstituto Mediterraneo di Psicologia Archetipica, noto come IMPA) con i rispettivi siti Web; e naturalmente anche di espressioni di creatività individuale, ciascuno di noi avendo sviluppato strumenti e interessi personali.
Riccardo Mondo e Rossella Jannello, "Sogno arcano", Edizioni La Parola, Roma 2011




Dei miei oggetti di studio taccio, perché parlarne esulerebbe dallo scopo di questa prefazione. Devo invece raccontare di quante volte, assistendo al lento e inesorabile accumulo, da parte di Riccardo, di materiale riguardante il sogno, lo abbia esortato a farne un libro. A essere sincero, io lo avrei fatto da tempo… Mi stupiva, invece, una sua certa reticenza, che attribuivo – con una qualche ragione – al suo leggendario perfezionismo. Forse, però, vi era anche un grande rispetto per un soggetto universale e universalmente frequentato, che il Nostro giudicava meritevole soltanto di un contributo originale: in alternativa, meglio il silenzio. Una sorta di parafrasi della celebre affermazione diWittgenstein: “Quanto può dirsi, si può dir chiaro; e su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere” (Tractatus Logico-Philosophicus, proposizione 7).
Tetragono ai miei incoraggiamenti, Mondodoveva però capitolare, come in ogni arroccamento del Logos che si rispetti, di fronte a un travestimento dell’Eros; nel caso specifico, nelle sembianze di un’intervista sul sogno che Rossella Jannello, valente giornalista del quotidiano “La Sicilia”, gli fece nel giugno 2006. Parafrasando questa voltaManzoni, potremmo dire di Mondo: “Lo sventurato rispose”…
L’intervista, opportunamente riportata all’inizio del presente volume, fece da innesco a una rubrica sul sogno che per un anno e mezzo tenne banco su “Vivere”, inserto settimanale del quotidiano, nella quale il dottor Mondo rispondeva a quesiti posti dai lettori sulle loro esperienze oniriche. L’originalità della rubrica consisteva nel fatto che Jannello, ottima giornalista ma anche appassionata tarologa, commentava il sogno e la risposta con l’esposizione delle valenze simboliche di un Arcano Maggiore in qualche modo connesso al tema della lettera.
Un gioco, in apparenza; in realtà, nel senso diJung, una amplificazione, ovvero l’uso di immagini universali al fine di approfondire il contenuto del simbolismo onirico.
Jannello ha rivelato grande abilità nel riuscire a corredare decine e decine di sogni ogni volta con l’Arcano più appropriato, avendo a disposizione un numero limitato di immagini (ventidue, per la precisione), senza mai essere ripetitiva.

Bisogna dire che il libro che state per leggere, tuttavia, non è la mera stampa della rubrica che ha animato per diciotto mesi il periodico “Vivere”. Per far questo sarebbe bastato un tipografo, senza scomodare un editore avvertito come Appunti di Viaggio. PerchéSogno Arcano venisse alla luce, i due Autori hanno dovuto operare un lavoro certosino che desse al materiale, ricco ma informe, una cornice adeguata: una forma, appunto. Dal momento che le questioni poste dai lettori, per quanto di varia natura, percorrevano un numero di binari limitato, si è voluto dare un nome a tali binari.
Ne sono risultate otto aree tematiche, all’interno delle quali sono state ordinate le lettere con le relative risposte e la descrizione dell’Arcano che meglio le amplifica di volta in volta. Il lettore si trova così di fronte a temi onirici squadernati in categorie universali (archetipiche, per usare il linguaggio junghiano), che dunque con ogni probabilità lo hanno riguardato, lo riguardano o lo riguarderanno.

Non mancano note tecniche (perché si sogna, perché non si sogna, struttura “drammatica” del sogno, valore dell’Ombra, ecc…), spiegate tuttavia con linguaggio facilmente accessibile: giornalistico, appunto.
Conclude il libro un interessante Questionario sui sogni , tuttora in corso, cui hanno finora risposto seicentocinquanta persone; chi volesse parteciparvi può entrare nel sito dell’Associazione Crocevia .


di Luigi Turinese da luigiturinese.blogspot.it

Prefazione a: "Sogno arcano", Riccardo Mondo e Rossella Jannello, Edizioni La Parola, Roma 2011, pp 7-9


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